
Rivedo
i campi
biondeggianti
di spighe d’oro
e
ricamati da rossi papaveri,
i
prati dipinti da mille sfumature,
le
api vogliose di nettare
volare
di qua e di là
tra
i grappoli
dei
lunghi filari di viti,
le
farfalle danzare
felici
di fiore in fiore.
Risento
le cicale
che
luccicano nella notte,
i grilli che cantano alla luna,
le
rane nei fossi
che
accompagnano il concerto,
il
profumo del fieno
che
inebria la mente.
Riascolto
il silenzio delle campagne,
il
suono delle campane
che
arriva da lontano,
il
canto del cardellino sul ramo,
il
ciarlare delle rondini
che
piroettano in mille arabeschi.
Rivivo
il clima della non-abbondanza,
la
felicità del dono,
di
valori senza costi,
la
cura, la dedizione, l’affetto.
M’assale
un fremito di commozione,
sul
viso appare una ruga rigida, ruvida,
sento
avvicinarsi passi e voci lontane,
vedo
ombre, strane presenze, voli notturni:
è
la nostalgia …
Lei
non supera le barriere del tempo,
è
sempre qui con me,
rimane
a farmi … compagnia.
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