Passeggio
lungo il viale,
è
l’ultimo giorno, impazza il Carnevale.
Incrocio
lo sguardo d’una mascherina,
non
si diverte, è triste, ed è molto carina.
Sembra
dirmi: «Vorrei anch’io far baldoria,
invece
di farmi prendere dalla noia!».
«Perchè
t’han messo quella lacrima sul viso?».
Le
sorrido e gliela asciugo all’improvviso,
è
sorpresa, ma non più smarrita, davvero,
è
felice, mi ringrazia, non le sembra vero.
Su
di noi una pioggia di colorati coriandoli,
gioia,
letizia, lei mi saluta con gesti
amichevoli.
Basta
un sorriso per dimenticare una lacrima,
almeno
per un giorno, domani … è già Quaresima.
Si
libera dalla mascherina: è Pierrot!
Ognuno
di noi, dentro di sè, lo è un po’.
All’infelice
bisogna tendere la mano
e
d’incanto l’afflizione se ne andrà lontano:
evviva
il Carnevale
se
cancella la tristezza e l’allegria prevale!
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