In altra parte del
blog c’è una poesia sullo sport dei birilli che ne illustra in rima
alcune particolarità. I birilli sono notoriamente un gioco da spiaggia per
adulti e bambini, ma per chi è un po’ più datato negli anni, diciamo over 65, i
birilli sono un gioco serio anche se i più giovani (under 65) lo considerano
uno sport “da ostaria e da veci”. Non è così. Ogni società, per poter
gareggiare nel campionato (di serie A, B o C) deve essere regolarmente iscritta
alla Federazione Autonoma Birillistica Italiana (F.A.B.I.) e seguire
determinate regole e comportamenti, come in qualsiasi altro sport che si rispetti.
Sommariamente
descrivo il campo da gioco: uno spazio rettangolare di metri3,50x18; un
cavalletto in ferro a forma di T rovesciata dove vengono collocati i birilli in
resina e venti piastre, in Veneto dette anche "spaciare" o "sgepere", in ferro temperato,
del peso singolo di 330 grammi; una struttura coperta o semicoperta per
ripararsi d'inverno o in caso di pioggia. L'abilità del giocatore sta nel
colpire, dalla distanza di 13 metri, il maggior numero di birilli con le venti
piastre a disposizione. I nove birilli sono colorati: il rosso vale 8 punti e
il verde 6 se abbattuti singolarmente; i gialli 1 punto. Il totale è di 26
punti, ma il punteggio può salire a seconda dell’abilità e della fortuna nella
singola giocata.
Le
squadre sono composte da sei giocatori e due riserve ed i punteggi sono la
somma di quelli ottenuti nelle tre fasi: individuali, coppie e terne.
Come si
potrà immaginare da quanto sommariamente esposto trattasi di uno sport che
esige massima serietà, concentrazione, equilibrio mentale, equilibrio nella
postura, velocità di calcolo, fermezza. Per contro è uno sport che affascina,
diverte ed appassiona.
Nessuna
gara può avere inizio senza la presenza di un arbitro. Questi dev’essere
regolarmente iscritto alla Federazione.
Ebbene, dopo
questa premessa, sono felice di poter far conoscere in questo spazio a tutti gli amici il gradito
riconoscimento ricevuto dal mio consorte in una splendida serata che ha visto
le fasi finali del 39° torneo birillistico estivo ed i festeggiamenti per il
40° anniversario di fondazione della società.
La
conduttrice della serata ha pronunciato queste brevi e significative parole:
Ed infine non poteva mancare un riconoscimento ad una persona
che quella famosa sera di quarant’anni fa era seduta attorno a quel tavolo, quando con alcuni amici è stato deciso
di fondare la società. A dire il vero ce ne sarebbero anche altre, ma uno in
particolare è rimasto fedele, come un soldatino alla Patria, per tutti questi
quarant’anni. Dapprima in qualità di socio fondatore, poi di giocatore, poi
ancora giocatore di riserva ed infine, negli ultimi due decenni, è rimasto
ancorato alla sua poltrona di arbitro. Signori, viene consegnata una targa a
ricordo del fedele servizio prestato in quarant’anni, al socio de “La Rosta”
Antonio Dassie.
Congratulazioni
vivissime ad Antonio. Questi quarant’anni li ho vissuti indirettamente anch’io
e so che, a volte, il perseverare nell’impegno (anche se hobbistico) è stato
faticoso. Questo premio se l’è davvero meritato!
Jacqueline Rose Sanson
Nessun commento:
Posta un commento