Oltre otto lunghi anni sono trascorsi da quel giorno, ma il tuo ricordo si rinnova giorno dopo giorno. E, per non dimenticarti mai, ho deciso di condividere con tutti coloro che ti hanno amato alcuni frammenti degli ultimi istanti di vita vissuti con te. Frammenti che per anni ho custodito gelosamente nel mio cuore e che ancor oggi mi suscitano, nel rileggerli, mille e mille "scintille d'emozioni".
6 MAGGIO
Oggi sei
tanto stanco,
da tempo sei
in quel letto bianco,
sto in
silenzio al tuo fianco,
lo sento, fra
poco non mi sarai più accanto.
«Papà, sono
qui, ti faccio un po’ di compagnia»,
ti sussurro con
tremulo tono d’allegria,
ma nel cuore
ho tanta malinconia,
lo sento, tu
stai … per andare via.
Sono anni che
stai lottando, io spero ancora,
non mi
rassegno, mi dico che ce la farai come allora.
Con passo sommesso
s’avvicina una suora,
mi fa cenno
che è giunta l’ora.
«Non ti sei
mai arreso, non farlo adesso»,
te lo ripeto fino
all’eccesso.
Le labbra si
schiudono, forse un ultimo riflesso,
ma la
speranza svanisce e mi lascia perplesso.
Quei tuoi
occhi ormai quasi spenti,
si accendono un
attimo ancora struggenti,
poi li
richiudi, non sono più splendenti,
non mi
daranno più lieti momenti.
«Non
lasciarmi, papà!», grido sfinita,
ma ti sei già
avviato verso la Luce infinita,
più non ti
giunge la mia voce smarrita,
ora sei come
una rosa appassita.
Dalla
finestra chiusa giunge un lieve ticchettio,
un uccellino
orchestra un dolce cinguettio,
è
il tuo saluto. Una carezza, una lacrima. … Addio,
ora sei in
eterno nella pace di Dio.
Jacqueline Rose Sanson
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