LA
TELEVISIONE
I bimbi, ancor
prima di camminare,
imparano a gesticolare,
anche a parlare
… si fa per dire,
sanno comunque
farsi capire.
Ancor si
muovono a gattoni
e già balbettano:
«Mi fai vedere i cartoni?».
Al gioco
prediligono la televisione,
alla quale
prestano molta attenzione,
se nel
frattempo gli si chiede qualche cosa
arriverà,
forse … una risposta frettolosa.
La tivù è una scatola fantastica,
La tivù è una scatola fantastica,
i bimbi
credono sia magica,
pigi un
qualsiasi bottone
evvai! … quanta emozione!
Quello
schermo che si accende d’incanto
a volte è
meglio spegnerlo alquanto
per metterci con
loro a raccontare,
fantasticare,
sognare ed inventare,
disegnare con
tanti colori
dei magnifici
paesaggi o dei fiori.
Oppure passeggiare
per viottoli di campagna
o inerpicarsi
per sentieri di montagna
osservando la
natura, il cielo ed il panorama,
magari tessendo
una bella trama
e cantando un
vecchio ritornello
o, tra un
passo e l’altro, giocando all’indovinello.
E così di
generazione in generazione
si tramandano
i racconti e la tradizione:
i pensieri
degli adulti non sono all’antica
serviranno loro
d’esempio per tutta la vita.
Quando i
bimbi grandi saranno
di tutto
questo si ricorderanno,
e facendo un
passo all’indietro con nostalgia
ripenseranno
all’infanzia con allegria:
comprenderanno
che il tempo loro dedicato
aveva più
valore di quel luminoso quadro colorato!
Jacqueline R. Sanson
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